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Sport e Team Building

Il contesto attuale di mercato, di disruptive innovation, richiede alle organizzazioni un approccio di coopetition, ovvero di collaborazione nella competizione e, alle persone in età da lavoro attiva, un continuo re-up skilling, con particolare focus sulle soft skills.  In questo scenario di innovazione continua, in cui la resistenza al cambiamento è una difesa naturale dell’individuo, diventa strategico per il management costruire e gestire team adottando uno stile di leadership maggiormente partecipativo, in cui la componente relazionale sia al centro di un processo interconnesso tra lo sviluppo delle competenze attese dall’organizzazione e quelle possedute dalle persone. Uno stile di leadership che possa modularsi passando dal supporto all’autonomia, sulla base degli obiettivi dell’organizzazione e della motivazione e delle competenze possedute degli individui, che sia partecipativo e che coinvolga le persone nel processo di cambiamento e di apprendimento, al fine di sviluppare maggiore responsabilità e consapevolezza di ruolo. Diventa strategico costruire e gestire team motivati al raggiungimento di obiettivi che cambiano velocemente.

Dallo sport di squadra possiamo trovare molti punti di riflessione per le organizzazioni, per costruire e gestire team motivati e che rispondano con prontezza ai cambiamenti richiesti. In Ambire, negli interventi di team building, utilizziamo la metafora del calcio con l’ausilio di coach professionisti della FIGC. Quali sono i collegamenti tra uno sport come il calcio e il team building? Ci sono due elementi fondamentali: la squadra e il coach.

Nel calcio il concetto di squadra è più potente del concetto di team in quanto è fondamentale per il raggiungimento di successi sfidanti il passaggio dall’essere in gruppo all’essere gruppo, dall’essere team a essere squadra.

Ma qual è la differenza tra team e squadra?

Il team è qualcosa di più della somma dei singoli individui, che lavorano con competenze diverse e complementari per il raggiungimento di obiettivi comuni, ma la squadra implica collaborazione, comunicazione, riconoscimento e motivazione di ognuno verso uno scopo comune. Inoltre la principale differenza riguarda il concetto di responsabilità individuale. Nel team è più forte il concetto di responsabilità individuale nel raggiungimento degli obiettivi, nella squadra i membri condividono la responsabilità in maniera solidale.

Una squadra ha bisogno di un coach. Il coach nel calcio ha come obiettivo non solo quello di migliorare le competenze del singolo e di orientare la squadra nel raggiungimento di obiettivi, ma anche quello di interconnettere le competenze, la motivazione e il talento dei singoli verso il raggiungimento di un obiettivo comune. Nella squadra il collettivo è una cosa sola, il coach è un leader che riesce a generare visioni positive, crea speranze e orienta la motivazione, coltiva il talento e migliora le competenze.

Dalla metafora del calcio, quindi, le persone sperimentano il passaggio da team a squadra in un contesto di collaborazione e di competizione.

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