Il Future of Jobs Report 2018 del World Economic Forum ha messo in luce, da qui ai prossimi 3 anni, uno scenario del mercato del lavoro in continua e rapidissima evoluzione nel quale almeno il 54% della forza lavoro mondiale si troverà ad affrontare la necessità di up- e/o re-skilling del proprio profilo professionale; inoltre il 42% delle professioni si sposterà verso le competenze digitali. Per affrontare il cambiamento in questa direzione sarà imprescindibile lo sviluppo di soft skills fondamentali tra cui capacità di innovare, negoziazione, resilienza, intelligenza emotiva, leadership… Da queste considerazioni emerge la consapevolezza che entro 5 anni il mercato del lavoro vedrà la nascita di nuove professioni e nuove competenze di cui oggi non abbiamo conoscenza e disponibilità e sulle quali avrà un impatto sostanziale l’automazione.
Si manifesta, dunque, la necessità di un modello innovativo che coinvolga nuove forme di certificazione delle competenze basato su criteri obiettivi e spendibili per una varietà di ruoli professionali emergenti, quali:
- migliore focalizzazione dei programmi di formazione aziendale
- aumento della flessibilità del mercato
- creazione di misure per la valutazione delle competenze e delle performance
In questo contesto assume un ruolo fondamentale anche la responsabilità da parte di ogni professionista verso il proprio training e up-/re-skilling.
Il cambiamento legato alla trasformazione digitale impatta sulle persone che già operano nel mercato del lavoro, tuttavia è evidente che anche per i giovani che si formano e si preparano a costruire il proprio percorso professionale diventa cruciale sviluppare consapevolezza relativamente alle competenze richieste e ai ruoli professionali che vedranno la luce nel prossimo futuro.
Diventa, quindi, fondamentale predisporre per i più giovani percorsi di orientamento formativo e professionale che consentano di comprendere il contesto di mercato nel quale andranno ad inserirsi e le competenze più richieste sulle quali puntare nel proprio percorso di sviluppo. Se da un lato parliamo di orientamento per i giovani studenti dei Licei e degli Istituti Tecnici, dall’altro non possiamo non pensare ai giovani neolaureati che si ritrovano a dover fronteggiare un contesto di mercato in continua evoluzione e per il quale l’apprendimento esclusivamente di tipo formale non rappresenta lo strumento più efficace allo sviluppo di competenze trasversali. Da qui emerge la consapevolezza di quanto sia importante affiancare un tipo di apprendimento non formale e informale che consenta lo sviluppo di tali competenze e sia finalizzato alla formazione di nuove figure professionali che possano incidere concretamente nei processi di innovazione organizzativa.
Da queste considerazioni risulta chiara e evidente la funzione del bilancio di competenze quale strumento indispensabile per rispondere all’esigenza di un’ottica del mondo del lavoro rinnovata: a partire da una funzione di orientamento fino alla definizione di un percorso di sviluppo che si basa sull’enfatizzazione delle distintività e sull’individuazione di un piano formativo efficace ai fini del proprio sviluppo di carriera.