La Certificazione di Parità di Genere
La legge 162 del 5.11.2021, anche modificando e integrando il c.d. Codice delle Pari Opportunità del 2006, ha istituito, dal 1° gennaio 2022, la Certificazione della Parità di Genere.
La Certificazione ha il compito di attestare le politiche e le misure concrete adottate dalle imprese per ridurre il divario di genere in relazione all’opportunità di crescita in azienda, alla parità salariale a parità di mansioni, alle politiche di gestione delle differenze di genere e alla tutela della maternità.
Le imprese in possesso della Certificazione di Genere possono ottenere vantaggi quali:
- uno sgravio contributivo annuo (per il 2022 1% fino a un massimo di 50 mila euro);
- un punteggio premiale per la concessione di aiuti di Stato e/o finanziamenti pubblici in genere;
- un migliore posizionamento in graduatoria nei bandi per l’acquisizione di servizi e forniture;
- il miglioramento dell’immagine aziendale e reputazionale;
- l’implementazione di un percorso di #Sostenibilità, in linea con l’Obiettivo 5 “Gender Equality” dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030.
Sono stati stanziati 50 milioni di euro per finanziare, come detto, uno sgravio per il 2022 pari all’ 1% dei contributi previdenziali a carico dell’azienda, fino a un massimo di euro 50.000.
La certificazione può essere richiesta da qualunque impresa di qualsiasi dimensione e forma giuridica operante sia nel settore pubblico che privato.
Il 16.3.2022 è stata pubblicata la prassi di riferimento Uni PDR 125:2022 sulla parità di genere (https://www.informazionefiscale.it/IMG/pdf/prassi-di-riferimento-unipdr-pdr100866103.pdf) che delinea i requisiti da rispettare per potersi certificare.
L’attuazione di un sistema di gestione per la parità di genere, volta a promuovere la parità di genere nelle aziende italiane, coinvolge in particolare l’attivazione delle seguenti aree:
- opportunità di crescita in azienda e parità di retribuzioni;
- politiche per la gestione della genitorialità e della conciliazione vita-lavoro;
- politiche di gestione dei processi aziendali.
Le fasi del processo di certificazione prevedono:
- la misurazione della maturità dell’organizzazione con il calcolo dei KPI;
- la formalizzazione delle politiche sulla parità di genere;
- l’implementazione di un sistema di gestione, redazione e implementazione di un piano strategico.
Per garantire una misurazione olistica del livello di maturità delle singole organizzazioni, sono state individuate 6 Aree di indicatori:
- Cultura e strategia
- Governance
- Processi HR
- Opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda
- Equità remunerativa per genere
- Tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro
Per raggiungere la certificazione lo score minimo è il 60% e ogni area contiene un mix di KPI quali-quantitativi. I KPI sono applicabili sulla base delle dimensioni dell’impresa, da micro a grande impresa.
La politica di parità di genere aziendale, deve essere definita dall’Alta Direzione, comunicata e diffusa all’interno dell’organizzazione, dovrà essere oggetto di formazione.
L’implementazione del piano strategico dovrà prevedere l’identificazione dei processi aziendali correlati ai temi relativi alla parità di genere, dei punti di forza e di debolezza relativi, la definizione degli obiettivi, le azioni per colmare i gap e il monitoraggio dei KPI, l’implementazione di un sistema di gestione.
Il gruppo Nexum insieme ad Ambire SB sta strutturando un modello per accompagnare le organizzazioni nell’ottenimento della certificazione e per offrire interventi di sviluppo e formazione per ridurre il gender gap.